Gli scenari di guerra internazionale consegnano oggi un nuovo capitolo.
La granicità del regime di Vladimir Putin in Russia viene meno non ancora perché piegato dall’Ucraina con il concorso internazionale, ma per un ammutinamento militare interno guidato da Evgenij Prigozhin altra faccia della stessa medaglia.
Accade nei regimi auotcratici dei quali la Federazione Russa è un esempio di scuola ed -infatti- non è la prima volta: pensiamo al 1991 (rovesciamento non definitivo di Gorbaciov che spianò la strada alla conquista del potere da parte di Boris Eltsin, non casualmente colui che indicherà, poi, V. Putin suo successore).
Altra considerazione, pur con il senno di poi: affidare la propria quasi esclusiva sorte bellica a gruppi di mercenari può rivelarsi un errore esiziale, in particolare se poi gli si vorrebbe sciogliere a proprio piacimento.
Ancora, non dimentichiamo che nella Russia attuale esistono alcuni altri esempi di milizie a pagamento: per citarne uno: il colosso internazionale GAZPROM, leader mondiale nel settore energetico, ha una propria struttura di difesa interna.
Il passaggio dall’economia statale al libero mercato non è certo avvenuto limpidamente, se la mafia russa è balzata da tempo agli onori della cronaca quasi ovunque. Ma questo è un altro aspetto, diremo fuori contesto per ciò che conosciamo. La Russia ha, del resto, conservato la capacità di filtrare le informazioni, caratteristica propria dell’U.R.S.S.
Per questa ragione la vicenda della quale da ormai più di un anno ci stiano occupando è ancora lontana dell’epilogo e la fase ultima ha un carattere di sospensione.
Pertanto, i Paesi di rilevanza maggiore ( Cina, Stati Uniti, Turchia in primis) devono continuare a tessere la tela della diplomazia per giungere, anche sull’onda di questi incresciosi incidenti interni agli Stati, ad un superamento del conflitto tra Russia ed Ucraina capace di disegnare futuri scenari di pace.
Poco ancora incide, purtroppo, L’Unione Europea.

Italia non pervenuta, senza alcuna forma di stupore.

ANDREA G. STORTI